Bolletta energetica più pesante nonostante il calo dei consumi. Nel 2012 le bollette in Italia sono state più salate, sia rispetto al 2011, sia rispetto agli altri Paesi europei. Il dato emerge dall’ultimo dossier presentato oggi dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, intitolato ”I costi dell’energia in Italia”, che ha analizzato il costo dell’energia nel nostro Paese nel corso dell’ultimo anno. A fronte di un calo sensibile dei consumi energetici, la bolletta energetica italiana nel 2012 è risultata più cara del 10% rispetto al 2011 e del 18% rispetto alla media degli altri Paesi europei, per un valore complessivo di oltre 160 miliardi di euro. Il dossier parla chiaro: la colpa dell’alto costo dell’energia elettrica non è degli incentivi alle rinnovabili, ma dell’aumento dei prezzi dei combustibili fossili e di molti altri cosiddetti “costi nascosti”. Gli incentivi alle rinnovabili, nonostante abbiano quasi raggiunto i 10 miliardi di euro, hanno pesato sull’aumento della bolletta energetica nazionale solo per il 33%, quasi la metà di quanto non abbia fatto l’aumento dei prezzi dei combustibili fossili, ovvero il 57%. Se si considera poi che la dipendenza italiana da questi combustibili è tra le più alte del Vecchio Continente (circa l’82%), è facile comprendere che tipo di ricadute possano esse avere sull’economia degli italiani (….).