Come scegliere il sistema di accumulo

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Sistema accumulo trifase Fronius

Nei primi anni di sviluppo del settore fotovoltaico l’installazione di un impianto portava consistenti vantaggi ai proprietari sia per la valorizzazione dell’energia prodotta, mediante le tariffe previste dai Conti Energia che si sono susseguiti tra il 2007 e il 2012, che per le generose tariffe dello scambio sul posto che concorrevano a ridurre i tempi di rientro dell’investimento. In più famiglie e aziende potevano beneficiare del risparmio in bolletta.

Con il passare del tempo questi incentivi e le tariffe dello scambio sul posto sono stati drasticamente ridotti, lasciando ai proprietari di nuovi impianti fotovoltaici il solo beneficio di un minor costo mensile per la fornitura elettrica.

Successivamente è stata introdotta la detrazione fiscale del 50% del costo d’installazione dell’impianto, usufruibile dalle sole persone fisiche nell’arco di 10 anni, ancora disponibile per coloro che ristrutturano casa.

Tuttavia, da questa inversione di tendenza, si è sviluppata una cultura del fotovoltaico che oggi offre numerose opportunità di business legate all’efficienza energetica e all’autoconsumo.

Un esempio?
Una famiglia ha installato un impianto fotovoltaico ma, dopo alcuni mesi, non ha riscontrato alcun calo della bolletta mensile nonostante l’inverter funzioni correttamente. La prima cosa da fare è attivare il sistema di monitoraggio dell’inverter, così da poter controllare quanta energia produce l’impianto fotovoltaico e com’è distribuita durante la giornata.

Imparare a conoscere il proprio impianto fotovoltaico

Fronius

Nella versione full degli SnapINverter Fronius la scheda per il monitoraggio è presente di serie (nella versione light può essere integrata anche successivamente all’installazione), così è sufficiente aprire un account sul portale gratuito Fronius Solar.web e configurare l’impianto per visualizzare le curve di produzione giornaliere.

Grazie a questa possibilità gli utenti avranno modo di conoscere il loro impianto fotovoltaico e potranno modificare le loro abitudini per riuscire a consumare più energia fotovoltaica, riducendo così la richiesta dalla rete elettrica (Es.: invece di avviare le lavatrici durante la notte, potrebbe rivelarsi più conveniente farle durante il giorno nella fascia oraria in cui l’impianto fotovoltaico produce di più).

Diventare consapevoli dei propri consumi energetici

Conoscere il rendimento orario di un impianto fotovoltaico è il primo passo per aumentare la quota di autoconsumo domestica o aziendale. Il passaggio successivo riguarda la comprensione dei consumi energetici.

Mentre la bolletta elettrica mostra i soli consumi totali dalla rete e la loro suddivisione per fasce orarie, i contatori bidirezionali – come Fronius Smart Meter – misurano anche quanta energia fotovoltaica viene utilizzata e quanta viene immessa in rete minuto per minuto. Così, installando uno Smart Meter, si può visualizzare su Fronius Solar.web anche la curva dei consumi giornalieri e, dal controllo incrociato con i dati di produzione dell’impianto fotovoltaico, si riesce a definire esattamente quant’è la quota di autoconsumo e com’è distribuito durante il giorno e la notte.

Fronius

Fronius

Analisi così dettagliate portano alla luce le reali esigenze degli utenti, che al giorno d’oggi sono talmente differenti da richiedere soluzioni personalizzate per ciascuno di loro (Es.: una giovane coppia che lavora a tempo pieno avrà consumi molto più alti durante le ore serali, mentre una famiglia con bambini piccoli avrà bisogno di più energia nelle ore diurne per tutte le attività casalinghe).

Quindi, partendo dalla consapevolezza di quanta energia si utilizza in 24 ore, si possono adottare delle abitudini a favore del risparmio energetico che, a loro volta, aiuteranno a ridurre i costi per la fornitura elettrica.

Ottimizzare l’utilizzo dell’energia 24 ore su 24

Fronius

Il passo successivo è l’ottimizzazione dell’autoconsumo, ovvero l’introduzione di tecnologie che consentono l’utilizzo dell’energia fotovoltaica in eccesso – rispetto ai normali consumi – per alimentare dei carichi secondari (Fronius Ohmpilot) oppure di tecnologie che, accumulando il surplus di produzione dell’impianto fotovoltaico, lo rendono disponibile successivamente – quando c’è un’effettiva necessità.

Questo è ciò che fa il sistema di accumulo Fronius Energy Package: grazie alla Multi Flow Technology e ai dati registrati da Fronius Smart Meter, l’inverter ibrido riconosce quando l’energia che sta producendo supera quella richiesta dei carichi attivi e la indirizza all’interno della batteria ad esso collegata. Così l’energia fotovoltaica autoprodotta può essere utilizzata durante le ore serali e notturne, riducendo la richiesta alla rete e, di conseguenza, la bolletta elettrica.

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FONTE: http://www.expoclima.net/dossier/157/aumentare_indipendenza_impianto_fotovoltaico_dalla_rete_grazie_a_sistema_accumulo.htm